Pagina:Il diavolo.djvu/212

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204 Capitolo settimo

casta, resiste lungamente ad ogni tentazione, sino a che trovandosi una notte, per aver dimenticato di farsi il segno della croce, temporaneamente priva della protezione del cielo, dà agio al diavolo di sopraffarla e di compiere il meditato disegno. Conscia e inorridita di sua sventura, la fanciulla si studia di ricomprare, con le austerità di una penitenza angosciosa, il non suo peccato, e giunto il termine posto dalla natura, dà alla luce un figliuolo, che nel corpo stranamente peloso reca i segni dell’origine sua. Il fanciullo è battezzato, senza, s’intende, il consentimento del padre, e riceve il nome di Merlino: poi si pensa in cielo che sarebbe non piccolo trionfo quello di strappare all’inferno lo stesso figliuolo di Satana, e il buon Dio ci provvede. Satana aveva impartito al figliuolo la cognizione del passato e del presente; Dio v’aggiunge quella dell’avvenire. Quale arma migliore contro gl’inganni del mondo e le insidie del diavolo? E Merlino, crescendo, operò molte cose mirabili, come si legge nel Venerabile Beda, nelle antiche croniche, nelle istorie della Tavola Ritonda, e fece molte e bellissime