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22 | Capitolo primo |
di colui che l’aveva a compiere, davano a Satana una grandezza e un valore che non avrebbe avuto altrimenti, la redenzione stessa non toglieva a costui tanta preda quant’egli ne aveva fatta e quanta ancora era per farne, e la vittoria di Cristo non prostrava così la potenza di lui come il desiderio dei riscattati poteva sperare. San Giovanni dice che il mondo aveva ad essere giudicato e discacciato il suo principe; San Paolo afferma che la vittoria di Cristo era stata piena ed intera, e con la sua morte aveva distrutto il re della morte: ma il principe di questo mondo veramente non fu spodestato; ma il re della morte non fu ucciso, anzi seguitò come prima a spargere intorno la morte, non meno l’eterna che la temporale. Cristo frange le porte dell’inferno, irrompe nel regno delle tenebre, spopola l’abisso; ma dietro di lui le porte si risaldano, le tenebre si ricongiungono, l’abisso si ripopola. Strano a dire! mai fra gli uomini fu tanto parlato di Satana, mai Satana fu tanto temuto quanto dopo la vittoria di Cristo, dopo la redenzione compiuta.
Nè ciò avveniva per un semplice error di