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66 Capitolo secondo

pedir che lo facciano. Se uno creduto morto faceva alcun movimento, tosto si pensava esser quella una illusione del diavolo, e al morto che voleva esser vivo davasi sepoltura in tutta fretta. La credenza durava tuttavia in pieno Rinascimento, e nel secolo XVIII non era ancora del tutto dileguata.


Il diavolo poteva a posta sua assumere forme onorate e piacenti, ma non cessava però d’essere diavolo; fatta invisibile, la diabolicità sua non cessava di raggiargli da tutta la persona come un influsso maligno. Anche quando si celava sotto le sembianze di una bella fanciulla, o sotto quelle di un angelo, della Vergine Maria, di Cristo medesimo, egli col suo appressarsi turbava e sgomentava l’umana natura, inspirava ribrezzi inesplicabili, o lasciava dietro sè ansie e terrori profondi. L’influsso pernicioso poteva rafforzarsi d’assai se egli si lasciava vedere sotto il proprio suo aspetto, o sotto alcun altro aspetto mostruoso. Il bravo Cesario mostra, con varii esempii, quanto pericolo porti la vista del diavolo. Due giovani ammalarono dopo aver ve-