Pagina:Il mortorio di Christo.djvu/74

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SCENA SESTA. 49 Chele piaghe del figlio Al cor materno fon fpade homicide; £ la morte d’vn fol due vite uccide.

Mar. Il dicefhì&è uer.dunque à chi dai mi Più Fìratij.epiù martiri ?

Deh fe pietà non ì del tutto eflinta In quel tuo fittolo ptregnn guerriero, Monanti i miei fofpir, mouatt il pianto: fosche Ingente Hebrea più ui s'indura } Com’Afpide fuoi far fono l'incanto.

Mif. Che tardi più ? da un fofpir ar Dcnnefco, Da un piznto feminil uincer tifai ?

Sold. A hi,eh'} uedoua,e madre,e un figlio morto Vnicopiange, e crudelmente ucctfo.

Mif. Pur torni là.Sold. Vo incrudelirmi al fine, Per non fentir più tante crudeltadi.

Mar. Ahi dette in drizzi il ferro ? ahi doue miri?

M'e,mi,cht'l generai: ecco il mio core, Xccolauitamia: Soldato arrefta Contro me quefto ferro : ecco il mio fangue, Oue potrai de la coflui fierezza Forfè fmor\ar l'inefltnguibil fete.

Piccai ngagno,e innari dito iti Figlio; lo fono il fonte, ond'il fuo /angue ei prefe: Seni barbaro Hebreo,beui l'humcre, . Ch'io t'i>ffenfco,e nel materno petto L'empio dtfire à la tuarabbiamuoia.

Sold. Con la lua debolezza e penfi,e fperi Opporli, Donna, e ritenermi il braccio, E far del petto tuo feudo al tuo figlio ?

Vedi forza d'Amor. Mif Vedi Guerrieroì Che cede armato ad vna Donna imbelle.

Sold, L'ho pur ferito al fin nelfianco dritto.