Vai al contenuto

Pagina:Il vicario di wakefield.djvu/155

Da Wikisource.
146 il vicario di wakefield.

sità non avesse rintuzzata la mente superba di mia moglie, e trafittala con più pungenti afflizioni. Non essendo io, per lo spasimo della mia spalla, in istato di andare a prendere la Livia, vi mandai Mosè colla sorella; e quelli ben presto ritornarono sostenendo colle lor mani quella povera disgraziata, a cui non bastava l’animo d’innalzar gli occhi alla madre ch’io non seppi colle mie molte ammonizioni indurre a riconciliarsi seco lei interamente, perchè più vivo nelle donne è il sentimento delle colpe femminili. “Madama,” le disse la madre, “a troppo miserabile tugurio tu capiti, dopo tanti sfoggi; e poca gioia avrà di me, della mia figliuola Sofia chi finora non ebbe a fare che con nobili persone. Il tuo padre malavventurato, o Olivia, ed io abbiamo per cagion tua sofferta una pena acerbissima; ma voglia Iddio perdonartene.” Intanto quella vittima sciagurata, pallida, tremante non poteva nè piangere nè parlare. Ma a me non reggeva il cuore d’essere più a lungo taciturno testimonio dell’affanno di lei; perchè prese maniere e voci rigorose, chè tali mi ottenevano sempre obbedienza, così alla moglie favellai: “Valgano, o donna, le mie parole una volta per sempre. Quest’infelice e tradita fanciulla che da’ suoi sviamenti io a te riconduco, merita che ravvivando noi la nostra tenerezza, lei benediciamo e ’l suo ritorno e ’l pentimento. Veri travagli pur troppo ci piombano addosso e fanno tapina la nostra vita; non sia dunque che colle nostre dissensioni si accrescano le nostre sventure. Se noi vivremo in concordia tra di noi, per niuna guisa la disperazione ci aggiungerà; perchè a vicenda prestandoci soccorso, potremo separarci dal mondo e dalle sue censure. Iddio impromette grazia ai pentiti; e imitar lui noi dobbiamo, lui che tiene più caro un peccatore che venga in penitenza, di quel che non faccia di novantanove incorrotti giusti. E santo è di Dio il consiglio; perocchè solamente quello sforzo da noi operato per sostare il piè sul sentiero sdrucciolente che giù dichina alla perdizio-