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Pagina:Il vicario di wakefield.djvu/159

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150 il vicario di wakefield.

di lei; perchè le tante sciagure dell’infelice, istupidita avevano quella pietà ch’ella sentiva altre volte per li disastri altrui; e niuna cosa era che desse pace alle sue pene. In compagnia di noi ella paventava d’essere disprezzata; sola, non trovava che angoscia. In uno stato così deplorabile, la tapina traeva languidamente i giorni suoi; quando ci vennero raccontate come certe le vicine nozze del signor Thornhill con madamigella Wilmot, della quale io aveva sempre sospettato lui innamorato, ad onta dell’ostentazione con cui in ogni incontro tentava egli di darsi a vedere in faccia mia sprezzatore della persona e della dote di madamigella. Queste novelle accrebbero oltre misura l’afflizione della povera Olivia; e uņa sì nera infedeltà oltrapassò il coraggio di lei, sicch’ella non sapea sopportarla. Ebbi animo tuttavia di cercarne notizie più rischiarate, e d’impedire, s’esser poteva, l’eseguimento dei disegni di Thornhill, mandando il mio figliuolo al vecchio signor Wilmot, onde udirne la verità, e dare a madamigella una lettera, la quale le dicesse di che modo s’era comportato con noi lo scudiero. Andato Mosè, dopo tre giorni ritornò colla certezza che le voci non erano vane, ma dolente di non aver potuto consegnare la lettera ch’egli aveva dovuto lasciare in casa Wilmot, da dove madamigella era con Thornbill partita, per visitar la provincia. Gli sponsali, com’ei diceva, si sarebbono celebrati fra pochi dì; essendo la domenica, prima ch’egli vi giungesse, intervenuti ambo insieme gli sposi alla chiesa con gran pompa, accompagnata l’una da sei nobili giovinette, e da altrettanti gentiluomini l’altro. Tutta la contrada in festa per quel maritaggio: gli sposi uscivano per lo più in un cocchio magnificentissimo, del quale non si avea mai veduto già da tanti anni in quei paesi l’uguale; e tutti gli amici delle due famiglie convenivansi, gli altri il buon zio dello scudiero, il signor Guglielmo. Aggiunse Mosè, ogni cosa essere allegria e scialacquo; lodarsi da tutti l’avvenenza della sposa e la bella persona