quella signora,
tanto amata da lui e per la quale avrebbe, quindi,
potuto, agevolmente, tradirsi. (Non sapeva, la sua mamma
l’averla argomentata, da quel tal fazzoletto, con le
iniziali della Consiglieressa.) Che, se, ora, in Milano avevano
avvertita l’intimità con la Radegonda, doveva attribuirsi
ed al paese più piccolo e vieppiù ficcanaso e pettegolo
di Napoli ed alle imprudenze di madama. Non
che provocar dissidî ed antipatie fra’ conjugi, egli tendeva
ad instaurar la concordia e l’amenità, in tutte le famiglie,
dove aveva secreti con la padrona di casa: sempre,
inculcando, alle mogli, arrendevolezza a’ mariti, riguardi,
affezione, quanto insomma un marito desiderar può,
meno (s’intende) la fedeltà; e facendo, della buona condotta
domestica, condizione sine qua non della durata
della sua pratica. Non ammetteva, che l’amante mettesse
su la donna o la spalleggiasse, nelle contese familiari;
gnornò. Primo dovere dell’amico è di consigliar, bene,
colei, che gli si commette; esercitando la tutela implicita,
che ogni uomo, per dritto naturale, esercita sulla donna
posseduta, nell’interesse di lei, per indirizzarla, saviamente,
al bene. Ed ecco, ch’egli, ora, si trovava sopraffatto
da questa ciandella! costretto non solo a figurarne
per seduttore e rapitore, (mentre, invece, sedotto e rapito
era lui!) anzi, pure, a