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122 Dio ne scampi

sostenerla, difenderla, ne’ suoi disordini ingiustificabili! Per lui, una moglie abbandonava il domicilio conjugale e la figliuoletta, dimenticando ogni più sacro dovere! Era cosa iniqua; ed egli complice involontario, ma necessario, dell’iniquità, anzi causa determinante di essa.

Dopo le ragioni morali, venivan quelle d’interesse, che primeggiavano, forse, anche, nell’animo di lui. Chi rinunzia alla Venere vaga, alle conquiste, alle avventure, chi vuole impacciarsi d’una compagna fissa, se la sceglie, almeno, dì suo gusto; e tale, che gli offra guarentige. Ma sciropparsene una, che ti s’impone! e, sotto pretesto, d’aver tutto sacrificato per te, pretenderà, da te, Dio sa o, meglio, Dio non sa, quali e quanti sacrificî! Sacrificî di quattrini, gravissimi; sacrificî d’indipendenza e di libertà forse, anche, più incresciosi. Dovresti trascinare, appresso, per la vita, questo cataplasma, come il forzato fa della catena, senza potersene affrancare, mai, salvo meritando il nome d’ingrato! Sicuro! sacrificandovi marito, famiglia, posizione, quella pettegola ha acquistato dritto alla vostra riconoscenza; e non potreste limitarla o raffreddarla, senza commettere una frode, in danno di lei. L’ha pagata? È giusto, che se la goda od, almeno, che l’usufruisca. Meno male, la moglie. Prima, come dicevamo, uno se la sceglie; poi, uno se ne scioglie. La puoi tra-