Pagina:In adempimento del gravissimo dovere.pdf/5

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vorevoli all’eresia, sospette di falso dogma, empie, temerarie, ingiuriose alla santa Chiesa, tendenti allo scisma. Tali Noi dichiariamo concordemente, previo maturo esame e consulto di Teologi e Canonisti, essere li seguenti: I Valdesi, cenni storici per Amedeo Bert - La Confessione, saggio dommatico storico di L. De Sanctis - Gustavo, corrispondenza religiosa - Libera propaganda, diretta da A. Borella e comp. - Corso completo di diritto pubblico elementare, opera del marchese Diego Soria - Gli orrori dell’Inquisizione - I misteri di Torino e di Roma - La Strenna del Fischietto - L’Almanacco degli Operai - La Filosofia delle Scuole italiane, di Ausonio Franchi.


IV.

Noi dichiariamo altresì aversi a proibire, e proibiamo siccome atti a corrompere i costumi e la fede nel cuore de’ fedeli, e tendenti a diffamare la Gerarchia Ecclesiastica ed i Principi1, ed a

  1. L’immortale Benedetto XIV nella sua Costituzione Sollicita ac provida, mentre prescrive parecchie cautele da aversi presenti nella condanna de’ libri, riguardo però a quelle produzioni che possono offendere la fede e la cristiana morale dice così: «In his enim casibus ne illas quidem, quas supra scripsimus, accuratiores cautelas adhibere necesse erit; sed haeretico dogmate, vel pravo moris incitamento semel comperto, proscriptionis decretum illico sanciendum erit, iuxta primam, secundam et septimam Indicis regulas, sacrosancti Tridentini Concilii iussu editas atque vulgatas».

    Riguardo poi ai libri e scritti tendenti a diffamare i prossimi, e specialmente la Gerarchia ecclesiastica ed i Principi, al § 22 della Costituzione medesima dice: «In ea Praedecessoris Nostri Clementis Papae VIII instructione, tit. de correct. lib. § 2, sapientissime cautum legitur, ut