Pagina:In morte di Lorenzo Mascheroni.djvu/79

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ed uno in braccio e un altro per man preso,
Ad or ad or si volge, e studia il passo,
78Pel compagno tremando e per lo peso;

Ch’alto il flutto l’insegue, e con fracasso
Le capanne ingoiando e i cari armenti,
81Fa vortice di tutto e piomba al basso.

Ed allora un rumor d’alti lamenti,
Un lagrimare, un dimandar mercede,
84Con voci che farían miti i serpenti.

Ma non le ascolta chi in eccelso siede
Correttor delle cose, e con asperso
87Auro di pianto al suo poter provvede.

Mentre che d’una parte in mar converso
Geme il pian ferrarese, ecco il secondo
90Strano lutto dall’altra e più diverso.

In terra, in mare e per lo ciel profondo
Ecco farsi silenzio; il sol tacere
93All’improvviso, e parer morto il mondo.

Le nubi in alto orribilmente nere
Altre stan come rupi, altre ne miri
96Senza vento passar basse e leggere.