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4 STEPHANI INFESSURAE [1304]

a Napolionea, et raddoppiaiob le guardie, et quando lo papa lo seppe, dette tanto lo capo allo muro, mordennosec le mano, che così addolorato visse tre dì. et così finì la sua profetia, cioè: «intrabit ut vulpis, regnabit ut leo, morietur ut canis»1. la morte soa fu alli 8 d’ottobre2, et iace in S. Pietro in quella cappella 5 ferrata a’ piedi della chiesa; et regnò otto anni nello papatod.

Dopo seguitò un altro papa che fu fatto a Perosciae, lo quale fu attossicato da uno suo cameriero ’11 uno fico, perchè li haveva promesso di farlo cardinale e noi fece; lo quale papa era frate predicatore, et durò nel papato otto mesi et fuit Benedictus XIf3 10

II. Quando la corte era in Franza.


Et dopo fu fatto papa l’arcivescovo di Bordella de Franzag, et fu fatto a Peroscia, lo quale s’aveva paura de venire a Roma a coronarsi per la promessa fatta allo colleio, che dovessino gireh

  1. R1 Neapolione
  2. Così C C1 R S S1.
  3. E M mandendosi
  4. A questo punto C3 ed altri mss. recenti, che recano l’interpolazione da noi collocata in fine del Diario, si congiungono col testo più antico.
  5. E O Perusia C2 M Perugia C C3 O2 V1 Perosia C1 R1 S S1 V Peroscia
  6. C3 et fuit Benedictus XI Domenicanus frater
  7. Così C C2 O O1 R R1 V V1; E di Bordella Franza C1 di Bordeas della di Franza M di Bordeos della provincia di Francia
  8. M al collegio, che però ordinò che dovessero gire
  1. Questa profezia alquanto diversa nella forma da quella del vaticinio VI di Ioachimo di Flora (cf. Ioachimi ab. Calabri Vatic. VI) s’incontra consimile in Fr. Pipini Chronicon, IX, 741. Nell’Aquila volante attribuita a Leonardo Aretino, V, cxxv (ed. Venezia 1508) la leggenda di Bonifacio VIII chiude: «Et cosi e verificata in lui la prophetia de Merlino la quale dicia così: "intrabit ut vulpis" &c.». Nelle Istorie pistoiesi (ed. Giunti 1578) in fine si cita il testo della profezia «che si trova scritto nell’elezione «de’ papi» con manifesto accenno alle profezie pseudoioachimistiche.
  2. Data erronea. Cf. Arch. Soc. rom. st. patr. XI, 542, nota 2; Bernard Gui, Vita Bonifaci VIII, III2, 672. Cf. Giovanni Villani, loc. cit.
  3. La leggenda dell’avvelenamento à radice in Ioachimi ab. Calabri Vatic. VII. Cf. Arch. Soc. rom. st. patr. XI, 553; comparisce in Gio. Villani, loc. cit. VIII, cap. 80. Cf. anche Fr. Pipini Chron. loc. cit. p. 714 e Ferreti Vicentini Hist. IX, 1012. Si ritrova nella Chron. delle vite de’ pontefici et imperatori romani composta per M. Francesco Petrarcha, alle quale sono state aggiunte quelle che da’ tempi del Petrarcha insino all’età nostra mancavano (Venetia 1 507). Gli Ann. di Perugia (Arch. stor. it. XVI) p. 60, recano: «Alli 7 di luglio 1304 passò di questa vita di morte naturale papa Benedetto XI».