Vai al contenuto

Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/87

Da Wikisource.

isola di dahlac. 69

capo, che è una delle più spaziose, penetrammo, per l’unico uscio, in una camera senza finestre mobiliata di tre angareb. Sopra uno di questi sedemmo il mio compagno od io, e su di un altro si adagiò, di fronte a noi, l’ospite, bell’uomo dagli occhi vivi, dalla fisionomia aperta, sbalestrato non so per quali vicende dall’Albania, sua patria, all’isola di Dahlac. Mentre egli ci intratteneva delle condizioni del paese, rappresentandole come miserabilissime, faceva apparecchiare per noi pane di dura con burro rancido, per condimento; e questo sarebbe stato il nostro pasto, se per buona sorte alcune tortorelle da me uccise e cotte allo spiedo, non ci avessero somministrata una eccellente pietanza.

Il signor Alissafì, venuto in Dahlac per impiantarvi il servizio quarantenario, significò all’Albanese l’oggetto della sua visita, e lo richiese di esatti ragguagli intorno alla popolazione dell’isola, come pure circa il suo stato economico e le sue relazioni commerciali. Egli però non riuscì a cavargli di bocca alcun dato preciso, ma soltanto risposte confuse ed ambigue, suggerite evidentemente dal desiderio di suscitare ostacoli, per quanto era possibile, all’adempimento della sua missione. Le quarantene sono, presso gli abitanti del littorale arabo ed africano dell’Eritreo, l’oggetto di un unanime abborrimento e non senza ragione; perciocchè hanno per effetto di nuocere ai commerci, di vincolare la libertà individuale e di sottoporre i viaggiatori (tra i quali i pellegrini musulmani, che colà formano la gran maggioranza) all’arbitrio, al capriccio di un funzionario, bene spesso prepotente e venale. Essi credono, secondo un’opinione accreditata da certe autorità, che le prescrizioni sanitarie sieno un artifizio inventato dagli infedeli frengis (Europei) per vessare i buoni hagì (pellegrini) e porre impedimenti al pellegrinaggio. Certo è che il sistema quarantenario è applicato nel Mar Rosso con parzialità e poco discernimento. I bastimenti da guerra, a cagion d’esempio, vanno sempre esenti da contumacia, come se i cannoni preservassero dai contagi. Le barche provenienti da qualunque punto della costa araba, arrivando in un porto del littorale egiziano, sono soggette ad una quarantena sempre lunga e rigorosa. I piroscafi che eseguiscono, in tempo assai più breve, i medesimi viaggi, approdano talvolta liberamente in certi porti, tal altra sono sottoposti alle prescrizioni sanitarie. In-