Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/351

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537 i nomi del papa e del re di Spagna, garanti del trattato d^ amnistia, fece arrestare il conte di Sarno e tutti quei che credè complici della congiura, sottomettendoli a stretta prigionia. Spedisce alP istante gente in Sarno e nel palagio del Segretario, acciò si trasportassero nel castello, in forma di trionfo, danari, abbigliamenti e quanto di raro e di rimarchevole vi era. Tutto ebbe pronta esecuzione, malgrado lo strepito e 1 tumulto del popolo, della città e del baronaggio. Quarantasei pezzi di artigliera con necessarie provvisioni di polvere, palle ed altri attrezzi militari, e superbe galanterie furono sopra carri tratti in trionfo nel castello Nuovo. InGae si proce^ alla condanna, ed il re vi presiedè personalmente. I delinquenti in atto lagrimevole impetrano la sovrana clemenza j ma invano: la pena capitale è indis* pensabile. Il conte di Samo, Antonello Petrucci ed i suoi figli il di i8 dicembre i486 furono decapitati (i). Una moltitudine di nobili furono proscritti, ed i loro beni confiscati ed usurpati. I due figli del conte di Sarno, cioè Marco Coppola che dovea essere lo sposo della figlia del duca d’Amalfi, e Filippo suo fratello spettatore della scena funebre, furono posti in libertà. Il primo si fece prete, e più tardi fu vescovo di Monte Peloso 5 V altro appigliatosi alla milizia, se ne andò in Ispagna, dove non tardò ad incontrare lo stesso destino di suo padre, perchè cercò mettere in libertà Ferdinando duca di Calabria, e figliuolo del re Federico d’Aragona ’, che ivi rattrovavasi prigioniero. (1) Per ciò che riguarda il luogo dove fu seppellilo Antonello Potrttccì resta nel dubbio. Alcuni credono die sia stato depositato in 5. Domenico Maggiore, in dove vi avca anche una propria cappella gentilizia; ma tale congettura è di poca forala ^c senza seguaci.