Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/403

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377 re in Napoli acquistò fin dalia prima fondazione de’ seggi napoletani le prerogative di nobiltà nel sedile di Montagna e sotto la dominazione Sveva ed Angioina trovasi aver posseduto de’ feudi in tutte le contrade del regno — Nella chiesa de’ Minori Osservanti di Tramonti sta sepolto Martino de Majo dapprima arciprete di Tramonti sua patria, quindi nel i^’]^ eletto vescovo di Bisaccia e nel 1487 vescovo di Bisceglia (i). Yedesi il suo marmoreo sepolcro vicino all’entrata, ed intorno al margine della tomba leggesi: Lacrimis posset itervm tv a vita reverti care praesvl lacrimis omnia plena forent sed vmbra polo marti nfs de madio episcopvs vicilibns, condere fecit opvs AN. MDVI. (2). ►)4(M99«=» Air altro fianco di questa chiesa trovasi sepolto in una tomba di marmo Ambrogio Romano patrizio di Tramonti famoso dottore e nel 1409 vescovo di Minori, Febbrari Siciliani ^ Marzi Ferraresi, Aprili Pugliesi, Màggi Napoletani, Or la famiglia Maggig, delta da* Latini de Majo ^ e de Madio, forse da’ Maggi Romani, usci dalla riviera d’Amalfi ed in ispe-^ zialità dal castello di Tramonti n, (1) In Napoli nella chiesa di s. Lorenzo de’ Frati minori ConVentuali possedeva questa famiglia la sua tomba gentilizia. (a) Resse quella chiesa per 20 anni, ma divenuto carico di anni ottenne dal papa Giulio II il ritiro in Tramonti sua patria.