Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/98

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8o do credendosi rassicurato nel posto j poco o nulla cu- rando i rancori suscitati fra suoi sudditi , cominciò a dare sf<^o ad ogni tirannide ed alle barbare sue vo- glie. •— In. sulle prime prese a travagliare fortemiente i Beneventani ^ e per avidità di danaro imprigionò Dio- dato celebre abate Cassinese (i). Chiese e monasteri fu- rono spogliati de^ loro beni le sostanze de^ nobili e ple- .bei vennero del pari per violenza sottratte > e T onore Jelle beneventane matrone non altrimenti rispettato (2). A compimento delle sue scelleraggini aggiungeasi- la ^superbia di Adelgisa sua moglie , figlia di Dauferìo il .fialbo , la quale fece esporre al pubblico molte beneven- iane matrone mezzo denudate , per vendetta cbe nn di, ,ella casualmente fu veduta nuda nel bagno. I Beneven- tani però intollerabili a tanta ingiuria deliberarono ■ di ammazzarlo. Dauferio ed un certo Naningone (la cui mo- jglie era stata dal principe violata ) 9 eseguirono il concerto injbribus sacri Patatii (3), Sicardo cadde miseramente tra- fitto per mano di quest' ultimo nel 889 , dopo di aver regnato anni sei e mesi dieci. Egli è di certo che Sicardo tra le cattive ebbe an- che delle buone qualità ^ del resto se non si fusse ab- bandonato in braccio a Rofrit , ed alla sfrenatezza dei piaceri , la sua indole ed i suoi talenti avrebbero sapiji- (i) Chron. Cassin. Leon. Marsicani lib. . i. pag. 476. Ercbcmpcrt cap. i3. ' - (i) Anotiym. Salcrn. cap*. ■ 55 1 . (5) Chron. Cassin. in an. 85y. pag. 39'? . L' anonim. Salcrn. e la Cronica dì s. Sofia ncll'an. 839. ind. 11. '« Occisus est Sicardus Princeps , et electus est Radelchis ».