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Capitolo III

MATERIA E RADIAZIONE


N

ei primordi della scienza, l’accettazione senza didiscussione della legge di causalità come un principio governante l’Universo condusse alla scoperta e alla formulazione di leggi del tipo generale: «una causa determinata A conduce a un certo effetto B». Per esempio l’aggiunta di calore al ghiaccio ne produce la fusione, o, detto con più precisione, il calore diminuisce la quantità di ghiaccio nell’universo e fa aumentare la quantità di acqua.

L’uomo primitivo dovette convincersi di questa legge, molto facilmente: ebbe solo da guardare l’azione del Sole sulla brina, o l’effetto d’una lunga estate sui ghiacciai montani. Nell’inverno invece doveva notare che il freddo cambiava di nuovo l’acqua in ghiaccio. In uno stadio posteriore si potè scoprire che il ghiaccio, che si era congelato nuovamente, era eguale in quantità al ghiaccio originale, prima della fusione. E quindi sarà stata una deduzione naturale che qualche cosa — riferentesi a una categoria più generale che non sia l’acqua o il ghiaccio — era ri-