Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/130

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116 parte seconda.


CAPITOLO SESTO.

Santa Maria succurre miseris.


E se un esame dei Luoghi Pii riformati, compatibilmente col foro statuto originale, dimostra che per esser resi utili ai poveri di oggi fa d’uopo la rifabbricazione (instauratio ab imis fundamentis) dalla base, chi può ideare l’impressione di colui che penetrasse in uno di quei ritiri, ove i pretesi diritti del Clero impedirono alle Autorità laiche di metter mano?

La dittatura del Garibaldi avea tolta l’ingerenza del Clero nelle amministrazioni delle Opere pie, e il decreto fu confermato e perfezionato nel 1861, e una legge contrassegnata Mancini, 1861, annullatrice di ogni altra legge in contrario, esentava tutti gli ecclesiastici dagli ufficii che avevano nelle Opere pie. Venne la legge Rattazzi, venne l’energico appello dello Spaventa nel 1864 alle Rappresentanze interessate che rimanevano inerti, seguirono le sue giuste osservazioni sul debito che ha lo Stato di vigilare che per eccessivo ossequio al diritto dei singoli non si disordini il giure pubblico e privato di tutti, massime dove si tratta di perpetuare abusi e pregiudizii di altre età e di altri costumi.

I giornali parlarono, si pubblicarono opuscoli e