Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/163

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proposte fatte per le condizioni di napoli. 149

che dovrebbero aggungersi; la terza i rimedii morali; la quarta le cose da domandarsi al Governo.

Questo libro risale al 1862.

Nel 66 lo stesso Autore stampò nella tipografia del Municipio: Notizie e Documenti riguardanti le condizioni igieniche della città, raccolte nelle dodici Sezioni.

Per mezzo di una circolare indirizzata dal Questore della città di Napoli ai 12 Ispettori di Pubblica Sicurezza delle Sezioni, egli ottenne risposte categoriche a domande intorno alle locande, alle manifatture, alle arti insalubri, ai depositi di ossa, al baccalà, alle immondizie, alle vie e piazze non lastricate, alle case dirute o cadenti, cagioni speciali d’insalubrità e di miseria, ec. ec.

Quesiti e risposte ugualmente stampate: per l’appunto dieci anni fa. Centosessanta poi furono le proposte fatte — buone tutte, alcune necessarie.

Per non ripetere cose inutili, dimandate da me all’egregio Autore per sapere che cosa è stato fatto d’allora in poi, riferiamo la sua risposta:

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«Dopo il 1866 poco o nulla si è fatto per la sanificazione della città. - La questione delle acque è rimasta tale e quale fu lasciata dal primo Consiglio municipale, al quale appartenni; e lo stesso può dirsi per le cloache. Sennonchè è da confessare che si è fatto un contratto di concessione per trasportare in Napoli le acque del Serino; ma non pare che avrà alcuno buon successo per qualche articolo del contratto, che è un errore igienico ed è un errore economico. Il