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viaggio al centro della terra 135

stre coperte ad uso di vela componevano gli attrezzi della zattera. Non mancavano le corde, ed il tutto era solido.

Alle sei il professore diede il segnale dell’imbarcazione. I viveri, i bagagli, gl’istrumenti, le armi ed una gran quantità di acqua dolce erano a posto. Hans aveva preparato un timone che gli permetteva di dirigere il suo apparecchio galleggiante. Si mise alla barra; io staccai l’ormeggio che ci tratteneva alla spiaggia, mettemmo le vele al vento e ci scostammo dalla riva.

Nel momento di lasciare il piccolo porto, mio zio, che aveva cara la sua nomenclatura geografica, volle dargli un nome, il mio fra gli altri.

«In fede mia, dissi, ne ho un altro a proporvi.

— Quale?

— Il nome di Graüben. Porto Graüben, starà assai bene sulla carta.

— Accettato Porto Graüben.»

Ed ecco in qual guisa il ricordo della mia cara Virlandese si collegò alla nostra avventurosa spedizione.

La brezza soffiava da nord-est; noi filavamo col vento in poppa, rapidissimamente. Gli strati densissimi dell’atmosfera aveano una spinta enorme ed agivano sulle vela come un potente ventilatore.

Dopo un’ora mio zio aveva potuto valutare abbastanza esattamente la nostra velocità.

«Se continuiamo a camminare così, disse, faremo almeno trenta leghe ogni ventiquattr’ore e non tarderemo a riconoscere la riva opposta.»

Non risposi ed andai a collocarmi a prora della zattera. Già la costa settentrionale si abbassava all’orizzonte; le due braccia della riva si aprivano largamente come per renderci facile la partenza. Un immenso mare si stendeva innanzi ai miei occhi. Nuvoloni enormi passavano rapidamente gettando sulla sua superficie la loro ombra grigiastra che pareva pesare sopra quell’acqua scolorita.

I raggi argentati della luce elettrica riflessi qua e colà da qualche gocciolina facevano sbocciare punti luminosi nei risucchii dell’imbarcazione.

Ben presto perdemmo di vista la terra, ogni punto di segnale disparve, e senza il solco schiumoso della zattera avrei potuto credere ch’essa se ne rimanesse perfettamente immobile.