Pagina:Jules Verne - Viaggio al centro della Terra, Milano, Treves, 1874.djvu/160

Da Wikisource.
152 viaggio al centro della terra

crociano in mezzo alle detonazioni; la massa dei vapori diviene incandescente; la gragnuola che batte il metallo dei nostri utensili e delle armi, si fa luminosa; le onde sollevate sembrano altrettanti monticoli ignivomi sotto i quali cova un fuoco interno e di cui ogni cresta è impennacchiata di fiamme.

Ho gli occhi abbarbagliati dall’intensità della luce e le orecchie rotte dal rumore della folgore; bisogna ch’io m’afferri all’albero il quale piega come una canna sotto la violenza dell’uragano!!!

· · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·
· · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·

Qui le mie note di viaggio divennero incompiute: non ho più ritrovato che alcuni appunti fuggitivi presi per così dire meccanicamente; ma nella loro brevità, ed oscure come sono ritraggono la situazione meglio che non saprebbe fare la mia memoria.

· · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·
· · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·

Domenica, 23 agosto. — Dove siamo noi? Trasportati con incommensurabile rapidità.

La notte fu spaventevole. L’uragano non ha tregua. Viviamo in mezzo a rumori, a scoppi incessanti; le nostre orecchie fanno sangue; non è possibile scambiar parola.

I lampi non cessano un momento. Vedo saette retrograde che dopo una rapida discesa risalgono dal basso in alto e vanno a battere nella vôlta di granito. Se mai crollasse! Altri lampi si biforcano e prendono forma di globi di fuoco che scoppiano come bombe. Nè il rumore generale sembra accrescersi; esso ha passatoi limiti di intensità che orecchio umano può percepire, e quando pure tutte le polveriere del mondo scoppiassero in una volta sola noi non potremmo intendere di più.

Vi ha emissione continua di luce alla superficie delle nuvole. L’elettricità si sprigiona incessantemente dalle loro molecole, Evidentemente i principii gasosi dell’aria sono alterati; colonne innumerevoli d’acqua si slanciano nell’atmosfera e ricadono spumeggiando.

Dove andiamo noi?... Mio zio è sdraiato all’estremità della zattera; il calore raddoppia: guardo il termometro che indica.......(Il numero è cancellato).