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Pagina:Jules Verne - Viaggio al centro della Terra, Milano, Treves, 1874.djvu/32

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24 viaggio al centro della terra


— Or bene, io vi domanderò prima di tutto, che sono codesto Jocul, codesto Sneffels, e codesto Scartaris, di cui non ho mai udito parlare?

— Nulla di più facile. Ho per l’appunto ricevuto, non è gran tempo, una carta del mio amico Augusto Petermann da Lipsia; non poteva giungermi più a proposito; prendi il terzo atlante nella seconda fila della gran biblioteca, serie Z, tavola IV.»

Mi alzai, e per mezzo di queste indicazioni precise trovai subito l’atlante richiesto. Mio zio l’aprì e disse:

«Ecco una delle migliori carte dell’Islanda, quella di Handerson, ed io credo che ci darà la soluzione di tutte le tue difficoltà.»

Io m’inchinai sulla carta.

«Vedi quest’isola composta di vulcani, disse il professore, ed osserva che essi portano tutti il nome di Jocul. Questa parola in islandese significa ghiacciaio, e sotto la latitudine elevata dell’Islanda, la maggior parte delle eruzioni avvengono attraverso agli strati di ghiaccio; donde la denominazione di Jocul data a tutti i monti ignivomi dell’isola.

— Bene, risposi io, ma che cosa è lo Sneffels?»

Speravo che a tale domanda non ci fosse risposta; ma m’ingannavo. Mio zio proseguì:

«Seguimi sulla costa occidentale dell’Islanda. Vedi tu Reykjawik, sua capitale? Sì? Ebbene, risali i fiordi innumerevoli di queste rive rose dal mare ed arrestati alquanto al disotto del sessantacinquesimo grado di latitudine; che cosa vedi tu?

— Una specie di penisola simile ad un osso scarnificato terminato da un’enorme rotella.

— Il paragone è giusto, giovinotto mio; ed ora non vedi tu nulla su questa rotella?

— Sì, un monte che sembra essere sorto in mezzo al mare.

— Benissimo! è lo Sneffels.

— Lo Sneffels?

— Appunto; una montagna alta cinquemila piedi, una delle più importanti dell’isola, e senza dubbio la più celebre del mondo intero, se è vero che il suo cratere mette al centro della Terra.

— Ma è impossibile, sclamai io stringendomi nelle spalle, ribelle a simile supposizione.

— Impossibile? rispose il professore con accento severo; e perchè mai?