Pagina:Kant - Considerazioni sul sentimento del sublime e del bello, Napoli, 1826.djvu/36

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naturali ed acquisite. 35

riore e per solo effetto di quel dolce istinto di compiacimento, tratterà con voi in un modo civile ed amichevole, e proverà un sincero dolore all’aspetto dell’altrui malanno.

Ma intanto, siccome questa moral simpatia non è sufficiente a determinare l’infigarda natura dell’uomo alle azioni d’un generale interesse, la Provvidenza pur pose in noi un sentimento assai dilicato, onde il nostro zelo può venir stimolato in alcuni rincontri, e in altri servire a controbilanciare il particolare interesse ad una volgar voluttà. È questo il sentimento dell’onore, al quale da noi si aggiunge quello del pudore. Motore di gran potenza formano le idee che gli altri sono nel caso di prendere del merito nostro, e il giudizio che hanno il dritto di pronunziare sulle nostre azioni. Ciò basta perchè pure ci vengano imposti sacrifizii numerevoli. Quello che una considerevol parte degli uomini non avrebbe fatto nè per ultraneo e subitaneo movimento di bontà, nè per rispetto che si ha pe’ principii, sovente accade per una semplice deferenza alla pubblica opinione, in sua essenza utilissima, sebben assai secca sia in se stessa; ma altri piegasi al suo cospetto e limitasi ad apparenze, come se dipendesse da altri il fissare la natura del nostro merito di dare un prezzo alle nostre azioni. Non è affatto virtuoso quello che accade per forza di questo impulso: ed è pel motivo che colui il quale cerca a passare per tale, nasconde con assai cura un tal molla, e impegnasi a dissimulare il suo vivo desiderio della gloria. Ben si comprende che una tal disposizione non è pure intimamente collegata alla pura virtù, come la bontà, giacchè non