Pagina:Kant - Considerazioni sul sentimento del sublime e del bello, Napoli, 1826.djvu/41

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40 delle disposizioni personali


Tale è la natura de’ principii, comparati alle emozioni passeggiere di un cuore che fanno ligio all’impero delle posizioni accidentali, e tale è l’uomo che si costituì regole di virtù, all’opposto di colui che si contenta di lasciarsi trarre dal corso de’ suoi movimenti buoni ed amabili. No ’l vedremo noi pur risalire ad una più elevata altezza nel pensier nostro, quando presso a poco in questo modo parlerà a se stesso: «Io andrò a soccorrere quell’uomo, non perchè io credo di trovare in lui una conformità di sentimenti; non perchè sembrami naturalmente portato a divenirmi amico ed a pagare il mio benefizio con dolce riconoscenza; ma unicamente perchè egli soffre; ciò basta: non è quì il momento di ragionare e di arrestarsi a delle quistioni; egli è un uomo, e tutto quello che agli uomini accade ha un eguale diritto al mio interesse». Ei conferma allora la sua condotta alla più bella regola che esiste, quella d’una immensa e universal benevolenza per l’umana natura; ed ei divien sublime al più alto grado, tanto a ragione della invariabilità del principio che lo dirigge, che per la bella applicazione che ne ha fatto.

Continuo le mie osservazioni. L’uomo d’una melanconica costituzione, poco curantesi dell’altrui giudizio e di quel ch’essi stimano per vero e per giusto, se ne rapporta alle sue proprie nozioni nella stima degli oggetti. Siccome le cagioni motrici del suo opinare partecipano in lui della natura dei principii, sarebbe estremamente difficile di ricondurlo a sentire altre influenze. Voi vedrete allora la sua costanza degenerare in caponaggine, o prendere i caratteri dell’ostinatezza.