Pagina:Kant - Geografia fisica, 1807, vol. 1.djvu/218

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Noi avevamo fatto sospendere il secchio alla volta per evitare il movimento della nave, e per far riposare l’acqua più che fosse stato possibile; ciò non ostante questi atomi di luce si mossero in tutte le direzioni, di modo che ci persuademmo del loro moto spontaneo. Il luccicare però si accrebbe ogniqualvolta si mosse l’acqua colla mano o con un pezzo di legno; nel primo caso restò qualche volta attaccata una molecola fosforica al dito, grande appena come la più piccola testa di una spilla. Il microscopio più semplice fece conoscere la forma rotonda, ed il colore scuretto di questi punti trasparenti e gelatinosi: sotto il microscopio più perfetto vedevasi un tubo assai fino, il quale, da un’apertura rotonda sulla pelle, internavasi nella carne o nel corpo di questa creatura sferica. Le interiora consistevano in quattro, fino a cinque sacchetti, che parvero di aver comunicazione col tubo sopra nominato. Col microscopio più forte null’altro si scoprì che una maggior chiarezza delle parti accennate. Io desiderava, dice Forster, di portare ancora un solo di questi punti in una goccia d’acqua sotto il microscopio, ma non potei averne più alcuno vivo, perchè, prima di