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96 DELL'ASINO D'ORO

manevano da canto, i tempj rovinavano, i letti andavano male, le cerimonie erano abbandonate, i simulacri erano restati senza corona, e gli altari, divenuti vedovi, con fredde ceneri tutti macchiati ad ognuno si lasciavano vedere. Alla fanciulla si supplicava, la fanciulla si onorava, e nel volto umano si placava la Deità di Venere, e nel mattutino camminare della verginella con vittime e vivande si faceva propizio il nome di Venere. E già insino a’ popoli, mentre ella passava per le piazze, con fiori spicciolati e con ghirlande umilmente l’adoravano. Laonde la vera Venere, accorgendosi che le celesti cerimonie erano fuor di modo trasferite al culto d’una fanciulla mortale, grandemente si accese nell’animo suo; nè potendo aver più pazienza, piena d’indignazione, scotendo il capo altamente e fremendo, così diceva seco medesima: Ecco prima madre delle cose della natura, ecco principale origine degli elementi, ecco Venere nutrice di tutto ’l mondo, che ha compartito l’onore della sua maestà con una mortal giovinetta: ecco il nome mio nascosto nelle delizie de’ cieli, e fattosi palese fra le immondizie della terra. Gran fatto sarà per certo, se io con comune sacrificio dubiterò della scambiata mia venerazione, e adombrerà la immagine mia il volto d’una fanciulla, che dee morire! Indarno adunque quel pastore, la giustizia e la fede del quale approvò quel sommo Giove, per la mia eccessiva beltade mi prepose a tante Dee. Ma costei, chiunque ella sia, non si usurperà così allegra i miei onori: io farò ben io, ch’ella si pentirà di questa sua non lecita bellezza. E avuto a se quel suo figliuolo, quello alato e temerario, il quale co’ suoi perversi costumi disprezzando la pubblica disciplina, armato di fuoco e di saette, e discorrendo la notte per l’altrui case, e disturbando gli altrui matrimonj, commette senza tema e senza danno scelleratezze, e non fa mai altro che male; il quale, avvengachè per sua natia licenza e’ sia pur troppo rubesto, preso avendolo colle adirate parole, il menò a quella città; e mostratagli Psiche, che così era il