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IL PIAZZI A PARIGI. 45

profondo teoretico in astronomia, cercava la corrispondenza dei princìpi nella pratica, e intendeva all’uso delle macchine, di cui solo abbisognava: la scienza

    monsieur le chanoine Rosario Gregorio, e vien da Parigi senza datax 1; nel titolo comincia con le iniziali A. C., cioè Amico Carissimo, e invero accenna due fatti egualmente importanti. Il primo riguarda la commissione data dal Gregorio al Piazzi di far trascrivere da una Biblioteca di Parigi il Novairo, che poi il Gregorio stampava nella sua Biblioteca Araba; e a questo proposito l’illustre Valtellinese lo avvisava che sin d’allora già dubitavasi da Mr Caussin dei codici arabi che il Vella andava pubblicando. L’altro fatto riguarda gli studi del Piazzi, la relazione de’ quali veniva alla luce nel Notiziario o Almanacco di Corte compilato dal Gregorio.

    E qui giova ricordare che dalle dichiarazioni del P. Vella, le quali fanno tanta parte del processo di lui, esistente ms. nella Biblioteca Comunale di Palermo si rileva come il Piazzi avesse avuta confessata dal detto Vella, l'anno 1795, la falsificazione dei codici Martiniano e Normanno; e ciò perchè egli, il Piazzi, rispettatissimo ed onestissimo, avesse interceduto a favore dello sciagurato falsificatore presso l’Arcivescovo di Palermo e presso il viceré. Noi la stampiamo nella genuina sua forma e ortografia, per verità non abbastanza accurata. Eccola:

    A.C.

    Non è colpa mia, se ho lasciati trascorrere due mesi avanti di ragguagliarvi su quanto vi piacque comandarmi avanti la mia partenza. Nei primi giorni del mio arrivo in questa feci delle

    1. V. V. Di Giovanni, Rosario Gregorio, e le sue Opere, discorso con documenti inediti; Palermo, L. Pedone — Lauriel, 1871.