Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/497

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spranga. 469

ste c’è anche lor. ehpieule, che secondo il Diez sarebbe copia di afr. espeul equivalendo lor. eh a fr. es; invece pel Mackel la forma lor. sarebbe un parallello dell’it. e avrabbe con essa un’uguale base. Questa base è ger. spola che produsse aat. spola spuola spuolo spola cesto di vinchi da cui mat. spuole e tm. Spule, spola, rocchetto, cannone (delle penne). Altre forme ger. sono: ol. spoel, ing. spool. Il bl. spola appare in Acta S. Bertrandi t. 1, Iun. p. 790, e in Glos. lat. gall. an. 1348. Il vb. mat. spuolen, tm. spulen incannare, è evidentemente denominativo. Quanto all’altro vb. aat. * spuolian spuolen, mat. spüelen tm. spülen sciacquare guazzare bagnare, ol. spoelen, ags. spélan, secondo il Kluge è incerto se si rattacchi al nome in discorso. Invece il Faulmann parte da vb. aat. spuolen “bagnare, nettare nell’acqua, strappare le penne” originato a sua volta da vb. * spalan denudare cui raffronta a l. spoliare. Dal vb. aat. egli poscia fa derivare aat. spuola che secondo lui avrebbe in origine significato “nudità delle penne”, essendo gli altri signif. tutti più recenti. Ma evidentemente qui c’è molta arditezza, poichè i sensi sono poco connessi fra loro. Ad ogni modo il vocab. ger. a noi venne senza dubbio coi Longobardi. Der.: spoletto.

Spranga, legno o ferro che si conficca attraverso, per tenere unite le commessure; lamina per unire (Dante, Villani). Proprio del solo it., di cui è senza dubbio riproduzione il bl. sprancha spranga ricorrente sin dal 1295, in un docum. relativo alla chiesa di S. Pietro in Roma, citato dal Ducange. Il Diez trae questa parola dall’aat. spanga traversa, trave, sbarra, fermaglio, ferratura, con inserzione eufonica e rinforzativa di una r. Dall’aat. procedettero mat. spange d’ug. sig. e tm. Spange fermaglio, borchia. Allo stesso ceppo spettano pure anrd. spong, ags. spange da cui ing. spangle pagliuole, ol. spang. La rad. è ger. spàn scheggia, schiappa. Deriv.: spranga-re-to-tura; spranghet-ta-tino.