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470 sprazzare — sprizzolo.


Sprazzare sprizzare spruzzare, bagnare gettando minute gocciole, minutamente schizzare; mandar fuori con forza un liquore. (Dante, Buti). Paralleli: dial. sbrizzare bagnare, sminuzzare, lad. sbrinzlar. Questi tre vb. riflettono colla variazione della vocale radicale l’intiera scala apofonetica percorsa dai corrispondenti ger. spratzen, spritzen sprützen che compajono però solo nel mat. e nel tm. Sono pure ignoti al bl. Probabilmente adunque entrarono nei secoli attorno al 1000. La rad. ger. è sprût germogliare che riscontrasi anche in tm. spriessen germogliare pullulare e Sprosse germoglio. Anche tm. Spritz Spritze schizzo schizzatojo, è degno di nota. Pare che questo ceppo sia entrato in it. relativamente tardi: certo non all’epoca delle invasioni. Der.: sprazza-o; sprizzato; spruzza-glia-mento-tojo-tura; spruzz-etto-o-olare-olata-olo. V. anche Sprizzolo.

Springare spingare, sgambettare (Dante, Inf. XIX, 120). Gli corrisponde: afr. espringuer, fr. espinguer ballare, donde fr. espingale “danza” e poi “sorta di macchina da getto”; pic. espringuer saltar dalla gioia. Questo vb. rom. risale ad aat. springan saltare, balzare, zampillare, germogliare, da cui mat. tm. springen saltare, scoppiare, spaccarsi. Spettano pur qui ags. springan e ing. to spring d’ug. sig., anrd. springa. Al tema ger. di questo vb. che è sprang rattaccansi in quel campo numerosi derivati: tali aat. mat. spring, springo springâ springer; sprangian, sprangôn, sprangari, sprengel; sprung, sprungal, sprungelî, sprungezen, sprungezôd. Questo tema passò adunque a traverso l’intera scala dell’ablaut, a-i-u. Nel campo preger. s’ha tema sprangh, spragh. Lo Schade p. 857 fa dei raffronti con molte voci slave che però non sono accettati da tutti. Il Kluge crede invece certa l’affinità di gr. σπέρχεσθαι affrettarsi, σπερχνός pronto furioso, da rad. idg. non nasalizzata sprgh. V. Spingarda.

Sprizzolo, briciolo o micolino di checchessia (dial. montagna moden.; proprio anche di Montale nel Pistojese).