Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/499

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sprone. 471

Credo che sia voce indipendente da sprizzare, ma che risalga direttamente ad aat. sprizal donde mat. sprizel, scheggia, minuzzolo, bav. spreissel scheggia, germoglio. Il nome ger. é però sempre un deriv. dal vb. ger. visto sotto sprazzare, sprizzare. V. in Cimone corriere del Frignano an. X, num. 20, un mio articolo su questa voce.

Sprone, sperone, sorta d’arnese di ferro che tiensi al calcagno, con cui si punge la cavalcatura, perchè affretti il cammino (Novellino Guittone, Dante). Rispondono: afr. esporon esperon, fr. éperon, pic. esporon, prov. esperô (n), asp. esporon, sp. espolon, port. esporâo. Inoltre le forme senza suffissi: asp. espuera, sp. espuela port. espora. Base: ger. sporo calcare, che presenta l’accus. sporon donde le doppie forme rom. Ger. sporo, da tema sporon, diè: aat. sporo donde mat. spor tm. Sporn; ags. spura, ing. spur, ol. spoor, anrd. spore, tutte voci di signif. identico alle neol. Il Mackel p. 33 crede che questa voce entrasse in rom. per tempissimo; tuttavia può osservarsi che il bl. la presenta in età relativamente tarda; giacchè spourones da sass. spora compare nel testamento di Everardo duca del Friuli (sec. 9º), spora nel testam. di Ramiro re d’Aragona all’anno 1099; e speronus finalmente solo nel sec. 14º, con evidente riproduzione della forma it. Secondo lo stesso Mackel l’e per o in fr. e prov. è dovuta a dissimilazione ed anche all’essere la sillaba divenuta atona. Il Diez sostiene che i vb. it. spronare speronare, sp. espolear, port. esporea, prov. esperonar, fr. éperonner, si sono formati dal sost. rom. corrispondente e non dal vb. aat. spornôn, il quale ha signif. uguale, ma non avrebbe dato origine a forme verbali come le suddette. Quanto al nome ger. in sè, il Kluge p. 355 osserva che a base di sporo sta una rad. verb. sper ‘“urtare coi piedi” che sopravvive nel tm. Spûr traccia, spuren vestigio e nell’ing. to spurn dar calci, sprezzare. Ad essa si rannodano aat. as. ags. spurnan calpestare, a cui è originariamente affine sans.