Pagina:L'imperatore Diocleziano e la legge economica del mercato.djvu/11

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romano, il mare Mediterraneo. Comunque stremato in gran parte di genti, vi avea per molte diecine di milioni di abitatori, chiamati a godere della felicità apprestata dall’imperiale sollecitudine.

Pertanto, da un capo all’altro dell’universo orbe romano (universo orbi1), la segale, al modio castrense, non più di danari 60; il miglio pesto 100; il miglio in grano e il panico, 50; i piselli fratti, i ceci, 100; l’avena, 30; il seme di lino, 150; la veccia secca, 80, ecc.

Il vino piceno, il tiburtino, il falerino, e qualche altro, per sestario d’Italia, danari 30; il vino vecchio, di primo gusto (vini veteres, primi gustus), 24; quello di secondo gusto (sequentis gustus), danari 16; il vino rustico, ossia ordinario, del paese, 8; il decotto, 20; il condito (cotto con miele e pepe), 24; l’assenzio, 20, e il rosato altrettanto.

Le tre qualita d’olio d’oliva, flos, sequens, cibarium, rispettivamente, per la stessa misura (il sestario), denari 40, 24, 12; l’aceto, 6; il sale, al moggio, 100.

La carne porcina, qualunque la qualità ed il luogo, alla libbra romana (pondo, libra), non più di denari 12; le lucaniche, 16; il fegato grasso (ficati optimi), 16; ed altrettanto il lardo di prima qualità (laridi optimi), la sugna, 12; un fagiano ingrassato, 250; un fagiano agreste, la metà tanto, 125; un’anitra grassa, 200; una pernice, 30; una lepre, 150; dieci cotorni, 20; un porcellino da latte, 16. Per 100 ostriche, denari 100; per una libbra di sardelle, 16.

Poi vengono i cardi, l’indivia, le malve, le cipolle, i porri, le bietole, i capperi, le zucche, i cocomeri, i poponi, gli asparagi, i fagiuoli e le fave, le avellane, le mele, le pesche precoci e le duracine (praecocia, e duracina maxima), i fichi, i datteri, ecc. ecc.: un elenco di quasi un centinaio di erbaggi e frutto, come gia indicavasi. — Tanta minutezza nelle ordinanze dell’Augusto lascia per poco presentire i gusti e le occupazioni del futuro ortolano di Salona.

Ed è poi curioso seguire le illustrazioni, di cui il Waddington accompagna siffatti registri, ed anche vedere gli eruditi impacciar-




  1. Il testo è formale ed esplicito: Placet igitur ea pretia, quae subditi brevi scriptura designat, ita totius orbis nostris observantia contineri .....
    Universo orbi provisum.
    — Bensì è vero che l’editnotato non venne finora ritrovato che nelle provincie orientali, Grecia, Asia Minore, Egitto.