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Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/263

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Saulle fra i profeti. 1 SAMUELE, 20. Patto fra Davide e Gionatan.
pato? E Mical disse a Saulle: Egli mi disse: Lasciami andare; perchè t’ucciderei io?

18  Davide adunque se ne fuggì, e scampò, e venne a Samuele in Rama, e gli raccontò ciò che Saulle gli avea fatto. Poi, egli e Samuele andarono, e stettero in Naiot.

19  E ciò fu rapportato a Saulle, e gli fu detto: Ecco, Davide è in Naiot, ch’è in Rama.

20  E Saulle mandò de’ messi per pigliar Davide, i quali videro una raunanza di profeti che profetizzavano[1], e Samuele era quivi presente, e presiedeva. E lo Spirito di Dio fu sopra i messi di Saulle, e profetizzarono anch’essi.

21  E ciò essendo rapportato a Saulle, egli vi mandò altri messi; ma profetizzarono anch’essi. E Saulle continuò a mandarvi de’ messi per la terza volta; ma profetizzarono anch’essi.

22  Laonde egli stesso andò in Rama; e, giunto alla gran grotta, ch’è in Secu, domandò, e disse: Ove è Samuele, e Davide? E gli fu detto: Ecco, sono in Naiot, ch’è in Rama.

23  Egli adunque andò là in Naiot, ch’è in Rama; e lo Spirito di Dio fu eziandio sopra lui; talchè, camminando, andava profetizzando, finchè fu arrivato in Naiot, ch’è in Rama.

24  E spogliò anch’egli i suoi vestimenti, e profetizzò anch’egli nella presenza di Samuele, e giacque in terra così spogliato tutto quel giorno, e tutta quella notte. Perciò si disse: È Saulle anch’egli fra i profeti[2]?


Patto fra Davide e Gionatan.

20
  POI Davide se ne fuggì di Naiot, ch’è in Rama, e venne a Gionatan, e gli disse in faccia: Che ho io fatto? quale è la mia iniquità, e quale è il mio peccato inverso tuo padre, ch’egli cerca di tormi la vita?

2  E Gionatan gli disse: Tolga ciò Iddio; tu non morrai; ecco, mio padre non suol far cosa alcuna, nè piccola nè grande, ch’egli non me ne faccia motto. E perchè mi avrebbe mio padre celato questa cosa? questo non è.

3  Ma Davide replicò, giurando, e disse: Tuo padre sa molto bene che io sono in grazia tua; e perciò egli avrà detto: Gionatan non sappia nulla di questo, che talora egli non se ne conturbi. Ma pure, come vive il Signore, e come l’anima tua vive, non v’è se non un passo fra me e la morte.

4  E Gionatan disse a Davide: Che desidera l’anima tua, ed io tel farò?

5  E Davide disse a Gionatan: Ecco, domani è la nuova luna[3], nel qual giorno
io soglio seder col re a mangiare; lasciami dunque andare, ed io mi nasconderò per la campagna fino alla sera del terzo giorno.

6  Se pur tuo padre domanda di me, di’: Davide mi ha istantemente richiesto di poter andar correndo in Bet-lehem, sua città; perciocchè tutta la sua nazione fa quivi un sacrificio solenne.

7  Se egli allora dice così: Bene sta; e’ va bene per lo tuo servitore; ma, se pur si adira, sappi che il male è determinato da parte sua.

8  Usa adunque benignità inverso il tuo servitore, poichè tu hai fatto entrare il tuo servitore teco in una lega giurata per lo Nome del Signore[4]; e se pur vi è iniquità in me, fammi morir tu; e perchè mi meneresti a tuo padre?

9  E Gionatan gli disse: Tolga ciò Iddio da te; perciocchè, se io so che il male sia determinato da parte di mio padre, per fartelo venire addosso, non te lo farò io sapere?

10  E Davide disse a Gionatan: Chi me lo rapporterà, se pur tuo padre ti fa qualche aspra risposta?

11  E Gionatan disse a Davide: Vieni, usciamo fuori alla campagna. E uscirono amendue fuori alla campagna.

12  Allora Gionatan disse a Davide: O Signore Iddio d’Israele, quando domani, o posdomani, intorno a quest’ora, io avrò tentato mio padre, ed ecco, egli sarà di buon animo inverso Davide, se allora, o Davide, io non mando a fartelo assapere,

13  Così faccia il Signore a Gionatan, e così gli aggiunga. Ma, se piace a mio padre farti male, io te lo farò assapere, e ti lascerò andare, e tu te ne andrai in pace; e sia il Signore teco, come egli è stato con mio padre.

14  E se pure io sono ancora in vita, non userai tu inverso me la benignità del Signore, sì che io non muoia?

15  E non farai tu che la tua benignità non venga giammai in perpetuo meno inverso la casa mia[5], nè anche quando il Signore distruggerà ciascuno de’ nemici di Davide d’in su la terra?

16  Gionatan adunque fece lega con la casa di Davide; ma il Signore domandò conto a’ nemici di Davide.

17  Gionatan ancora scongiurò Davide per l’amore che gli portava; perciocchè egli l’amava come l’anima sua.

18  Poi Gionatan gli disse: Domani è nuova luna; e tu sarai domandato; perciocchè il tuo seggio sarà vuoto.

19  Or aspetta fino al terzo giorno; poi scendi prestamente, e vieni al luogo, nel quale tu ti nascondesti in quel dì d’opera; e dimora presso alla pietra che mostra il cammino.

  1. 1 Cor. 14. 3, 21, 25.
  2. 1 Sam. 10. 11.
  3. Num. 28. 11.
  4. 1 Sam. 18. 3; 23. 18
  5. 2 Sam. 9. 1,ecc.; 21. 7.

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