Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/692

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Profezia contro EZECHIELE, 29. Sidon e l' Egitto.

de’ tuoi tamburi, e de’ tuoi flauti era appo te; (juella f u ordinata nel giorno che tu fosti create.

Tu eri un Cherubino unto, protettore;

ed io ti avea stabilito; tu eri nel monte santo di Dio, tu camminavi per mezzo le pietre di fuoco.

Tu sei stato compiuto nelle tue faccende,

dal giorno che tu fosti create, finchè si h trovata iniquitk in te.

Nella moltitudine del tuo traffico, il

didentro di te e stato ripieno di violenza, e tu hai peccato; percio, io altresi ti ho scacciato, come profano, dal nionte di Dio; e ti ho distrutto, o Cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.

II tuo cuore si e innalzato per la tua

bellezza; tu hai corrotta la tua sapienza per Io tuo splendore; io ti ho gettato a terra, io ti ho esposto alia vista dei re, acciocche ti riguardino.

Tu hai profanati i tuoi santuari, per

la moltitudine della tua iniquitk, nella dislealtk della tua mercatanzia; laonde io ho fatto uscir del mezzo di te un fuoco, il quale ti ha divorato; e ti ho ridotto in cenere sopra la terra, nel cospetto di tutti quel che ti veggono.

Tutti coloro, d’infra i popoli, che ti

conoscono, sono stati attoniti di te; tu non sei più altro che spaventi; giammai in eterno tu non sarai piib. Profezia contro Sidon,

La parola del Signore mi fu ancora

indirizzata, dicendo:

Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia

verso Sidon* e profetizza contro ad essa,

E di’: Cos! ha detto il Signore Iddio: Eccomi contro a te, Sidon, e sar5

glorificato in mezzo di te; e si conoscera che io sono il Signore, quando avr6 eseguiti i miei giudicii contro ad essa, e saro stato santificato in essa:

E mandero in lei la pestilenza, e il

sangue nelle sue strade; e gli uccisi caderanno in mezzo di essa, per la spada, che sard sopra lei d’ogn’intorno; e si conoscerd, che io sono il Signore.

Ed essa non sark più alia casa d’Israele

uno stecco pungente, n6 una spina dolorosa, più che tutti gli alfri lor vicini, che li rubano: e si conoscera che io sono il Signore Iddio.

Cosi ha detto il Signore Iddio: Quando

io avr5 raccolti que’ della casa d’Israele, d’infra i popoli f ra i quali saranno stati dispersi, io sar5 santificato in loro nel cospetto delle genti, ed essi abiteranno nel lor paese, che io ho dato a Giacobbe, mio servo;

E abiteranno in esso in sicurtk, ed

edificheranno case, e pianteranno vigne, e abiteranno sicuramente, dopo che io avr6 eseguiti i miei giudicii sopra tutti quelli che li hanno rubati d’ogn’intorno; e conosceranno che io sono il Signore Iddio loro. Profezia contro V Egitto. OQ NELL’anno decimo, nel duodecimo ^*’ giorno del mese, la parola del Signore mi f u indirizzata, dicendo:

Figliuol d’uomo, volgi la tua faccia

contro a Faraone, re di Egitto, e profetizza contro a lui, e contro a tutto l’Egitto

  • .
Parla, e di’: Cosi ha detto 11 Signore

Iddio: Eccomi sopra te, Faraone, re di Egitto, gran dragone, che giaci in mezzo de’ tuoi fiumi; che hai detto: II mio flume e mio; ed io mi son fatto me stesso.

E ti metter6 de’ graffi nelle mascelle,

e far6 che il pesce de’ tuoi fiumi si attaccher^ alle tue scaglie, e ti trarro fuor di mezzo de’ tuoi fiumi, e tutto il pesce de’ tuoi fiumi restera attaccato alle tue scaglie.

E ti esporr6 in abbandono nel deserto,

te, e tutto il pesce de’ tuoi fiumi; tu caderai sopra la campagna, tu non sarai ne raccolto, n^ ricercato; io ti ho dato per pasto alle fiere della terra, e agli uccelli del cielo.

E tutti gli abitatori di Egitto conosceranno

che io sono il Signore; perciocch^ sono stati un sostegno di canna alia casa d’Israele ’^.

Quando essi ti han preso in mano, tu

ti sei rotto, e hai lor forato tutto il costato; e quando si sono appoggiati sopra te tu ti sei spezzato, e li hai tutti lasciati star ritti sopra i lombi.

Perci5, cosi ha detto il Signore Iddio:

Ecco, io fo venir sopra te la spada, e distrugger6 di te uomini e bestie.

E il paese di Egitto sara ridotto in

desolazione, e in deserto; e si conoscera che io sono il Signore; perciocche egli ha detto: II fiume e mio, ed io V ho fatto.

Perci6, eccomi contro a te, e contro

al tuo fiume; e ridurr6 il paese di Egitto in deserto di solitudine, e di desolazione, dalla torre di Sevene, fino al confine di Etiopia.

Alcun pie, nh d’uomo, ne di bestia,

non passera per esso; e resterk quarant’anni senza essere abitato.

E ridurr5 il paese di Egitto in desolazione,

fra i paesi desolati; e le sue citta saranno distrutte, fra le citta deserte, Io spazio di quarant’anni; ed io dispergero gli Egizi fra le genti, e li sventolero fra i paesi.

Perciocche, cosi ha detto il Signore

Iddio: In capo di quarant’anni, io raccoglier5 gli Egizi d’infra i popoli, dove saranno stati dispersi. Ger. 25. 22; 27.3.

  • Is. cap. 19. Ger. 25. 19; 46. 2, ecc.

684 ■^2 Re 18. 21. Is. 30. 6.