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la capanna dello zio tom


punto allora nella stagione più torrida e nel più forte del ricolto, nè tralasciavasi mezzo alcuno, per usufruttuare tutte le loro forze. «Ma — dirà forse qualche infingardo — cogliere il cotone non è alla fin fine la gran fatica!» — Certo; e non è più doloroso sentirsi cader sul capo una goccia di acqua; eppure, uno de’ più atroci supplizii dell’Inquisizione era quello di lasciar cadere, a intervalli misurati, una goccia d’acqua sul capo del paziente, sempre al punto stesso; così un lavoro, non grave per se stesso, diventa insopportabile, quando vi siete incalzati, d’ora in ora, senza tregua, senza differenza, senza speranza di scamparne.

Tom cercava invano, tra i volti sparuti che vedeva passarsi innanzi, una fisonomia che gli ispirasse fiducia. Non vedea che uomini taciturui, stizzosi, quasi bruti; donne infiacchite, scoraggiate — donne che non eran più donne — il più forte che urtava il debole, l’egoismo brutale di creature umane che non avean più a sperare; e che, trattate ad ogni momento come bestie, si erano degradate quanto un essere umano può degradarsi. Il romore dei mulini si protrasse a notte innoltrata: perchè in proporzione degli abitanti, eran essi troppo scarsi, perchè li schiavi più deboli, respinti dai più robusti, non riuscirono ad avere che per ultimi, il loro turno.

— «Olà! — disse Sambo, avvicinandosi alla mulatta e gittandole innanzi un sacco di frumento — che nome maledetto hai tu?»

— «Lucia,» rispose la donna.

— «Bene, Lucia; ora sarai mia moglie. Macinami questo grano a preparami la cena; hai inteso?»

— «Non sono vostra moglie, nè voglio esserlo! — rispose la donna, col coraggio repentino della disperazione; — scostatevi.»

— «Vuoi dunque che ti frusti?» soggiunse Sambo, levando un piede minaccioso contro di lei.

— «Potete uccidermi, se vi piace; sarà meglio per me! Vorrei esser morta!»

— «Olà, Sambo! — gridò Quimbo, mentre stava lavorando ad un mulino donde avea cacciato due o tre donne, le quali stavano aspettando per macinare il loro frumento — dirò al padrone che tu maltratti le nere.»

— «Ed io gli dirò — disse Sambo — che tu impedisci alle donne di accostarsi ai mulini; vecchio negro; bada a’ fatti tuoi.»

Tom, stanco dal camminar tutto il giorno, si sentìa quasi venir meno per fame.

— «A te — disse Quimbo, gettandogli un ruvido sacco, che conteneva un mezzo moggio di grano; — prendi qua, negro; ed abbine cura, perchè deve durarti tutta la settimana.»