Pagina:La crisi dell infanzia e la delinquenza dei minorenni.djvu/22

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che se cresce così spaventosamente la cifra dei condannati minorenni (cioè al disotto dei 21 anni), la percentuale massima è data dai fanciulli fra i 9 e i 14 anni, il cui numero aumenta in proporzioni assai più rapide che non quello degli adolescenti dai 14 ai 21. Il male è dunque profondo: più che la gioventù è la infanzia che rivela la propria progressiva corruzione.

Lo scetticismo di coloro che non credono alla statistica doveva arrendersi di fronte alla gravità complessiva di questi dati, perchè quali fossero gli errori di calcolo di confronto e di interpretazione di tali cifre, da esse risultava limpida e indiscutibile, al di fuori della precisa verità numerica, questa verità sociale: che oggi, in tutto il mondo, la gioventù è moralmente ammalata come non io fu mai. Verità triste, la quale consiglierebbe molte malinconiche riflessioni sul contenuto etico della nostra tanto vantata civiltà, e che ad ogni modo impone non solo agli studiosi ma agli uomini di Governo l’obbligo di preoccuparsi di un fenomeno che minaccia nelle sue stesse radici l’avvenire della società.



L’ex-ministro Orlando sentì la paurosa imponenza di questo problema, e la sentì oltre e