Pagina:La desinenza in A.djvu/215

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Alcune, peraltro, si guardano bene fin dal peccato di lavorare. Strettesi insieme in un capannello di tréspoli, si accontentano invece, con gli occhi bassi e il rosario fra i diti, di calunniare le assenti. Ben si sarebbero accomodate al camino, ma è posto preso oggisera. Perocchè, sotto la cappa altissima e fuliginosa, trovi riunite le novizie e le anziane, queste a far tièpido un sangue che più non viene alla pelle neppure coi vescicanti; quelle a dissimulare il troppo caldo di uno che le persegue d’impertinenti rossori. E le vecchie, su ’n lato, salivando castagne, borbottano dei fieri stimoli della carne coi relativi rimedi, e delle tràppole che i maliziosi demonii, loro apparendo nelle figure più grottescamente impudiche, armano intorno alla loro verginità, e borbottano di certe grige notizie che una di loro ha saputo sbirciare nella I. R. Gazzetta di un sol mese prima, come cioè sia imminente l’arrivo di quella furia francese, scarmigliata e sbracata, che smoccola teste e popola il mondo di ex, che s’ubbriaca col vin della messa e spalma il cacio sull’ostie, abbattendo i conventi con le lor stesse campane fuse in cannoni, Dio confiscando, violando gli hàrem di Cristo... — mentre, sul lato opposto, le giovinette educande cinguettano di men lusinghieri perigli, favoleggiando paure e spaurendosi nell’ inventarle; ora, di streghe e di ossesse, ora di ànime del Purgatorio che ritornarono al sole per esigervi i requie, o d’aqua santa che ha