Pagina:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) II.djvu/282

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Tuono, giornaletto quotidiano umoristico, che vide la luce nella prima metà di luglio ed era diretto da Vincenzo Salvatore, diciottenne, con la collaborazione di Michelangelo Tancredi. Il Tuono ebbe un momento di celebrità per aver ripubblicato i graziosi versi del Fischietto, all’indirizzo di Manna e Winspeare, andati a Torino a trattare la lega. Quei versi avevano per titolo: Tanti saluti a casa, e sarà bene esumarne alcune strofe davvero spiritose. La prima diceva:

Signori stimatissimi!
Rispetto e convenienza
di salutare impongono
chi muove alla partenza.
Per cui servo umilissimo,
togliendosi il berretto,
a farvi i convenevoli
accingesi il Fischietto.
La musa egli solletica,
che di nuovo estro invasa,
vi si prosterna, e v’augura:
Tanti saluti a casa!

E seguitava cosi:

Forse, chi sa, partendosi
di là con aria lieta
voi credevate facile
una diversa mèta?
Forse, tra i fumi e i brindisi,
vedendolo gaio e arzillo,
vi parve malleabile
assai papà Cammillo?
L’anima forse candida
non era persuasa,
che alfine vi dicessero
Tanti saluti a casa?

E l’ultima era questa:

Or via, tornate subito
con rassegnato piglio!
Tornate; e se v’interroga
di messer Bomba il figlio,
non iscordate il semplice
notissimo versetto,