Pagina:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) II.djvu/407

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— Il Consiglio di Stato del 21 giugno a Portici — Parole del principe di Cassaro e di Carrascosa — Il Re manda De Martino a Roma — I consigli di Pio IX — L’Atto Sovrano del 25 giugno — Il nuovo ministero — I primi disordini — L’aggressione del ministro francese — Il proclama di Liborio Romano — La guardia cittadina — I nuovi direttori e i principali ministri — Spinelli, Manna, Torella, De Martino, De Cesare e Giacchi — Si richiama in vigore lo Statuto del 1848 — Commissioni e riforme — Destituzioni e nuove nomine — L’amnistia e la serata al San Carlo — Il ritorno dei liberali esiliati — Malumori contro l’esercito — La giornata del 15 luglio — Pianell ministro della guerra — Proclami di Francesco II e strana circolare di Pianell — La Guardia Nazionale — Don Liborio Romano — Maria Teresa a Gaeta — Maria Sofia e donna Nina Rizzo.

Capitolo XIII Pag. 269
      Nuovi intendenti e sottointendenti — Il patriziato legittimista — Il Re e il ministero — Le dimissioni del generale Nunziante — Il giuramento degl’impiegati e delle truppe — La libertà di stampa — I principali fogli politici — Un’ordinanza del comandante la piazza di Napoli e lo espediente dell’Omnibua — Il programma del ministero — Disordini nelle Provincie — Patti di Taranto e di Bari — La persecuzione dei vescovi — Il vescovo di Muro e il vescovo di Castellaneta — Attentato contro quest’ultimo — Un rapporto del sottointendente di Gaeta — Documenti caratteristici — Protesta degli Acquavivesi contro monsignor Falconi — Una nota dell’intendente di Bari — Rapporto di Giacchi al ministro di polizia contro i vescovi d’Ariano, di Muro, di Bitonto, di Bovino e contro monsignor Falconi — Telegramma del maresciallo Flores contro l’arcivescovo di Bari — Il vescovo di Sessa parte dalla sua diocesi — La ribellione del seminario di Matera — I vescovi di Trani, di Molfetta e di Conversano.


 
Capitolo XIV Pag. 287
      Il Comitato dell'Ordine e il Comitato d'Azione — Giacchi chiama Spaventa e De Filippo — Paure generali ma infondate — Particolari curiosi — Il funerale a Guglielmo Pepe — Tutti divengono liberali — La condizione del ministero — Colloquio fra D’Ayala e Pianali — Pianell rifiuta il pronunciamento dell’esercito — Maniscalco a Napoli e sua partenza per Marsiglia — Il passaporto — La guerra ai reazionarii — La Guardia Nazionale — Alcuni Consigli di Stato — La situazione nelle provincie — A Taranto — Due rapporti del sottointendente d’Isernia — La famiglia reale — Un rapporto su Murena, Palumbo, Governa e De Spagnolis — Gaeta centro di reazione — La sorveglianza su Maria Teresa — Sospetti sul conte d’Aquila — Pretesa cospirazione di lui e suo esilio dal Regno — Una lettera di Luigi Giordano — Il conte di Siracusa — La sua lettera del 24 agosto al Re — Dopo la sua morte — La contessa di Siracusa e Giuseppe Fiorelli — I rapporti di Manna e di Lagreca — In Sicilia — Depretis prodittatoro — Garibaldi a Messina e il manifesto di Emanuele Pancaldo — L’attentato contro il Monarca — Lo “squagliamento„ della Marina — Anguissola e Vacca — I pochi fedeli — Il giudizio della storia — Sintomatica circolare di Giacchi e un proclama reazionario.


 
Capitolo XV Pag. 315
      Ultimo numero del Giornale di Sicilia sotto i Borboni e primo numero sotto la Dittatura — Monsignor Naselli, arcivescovo di Palermo e suoi rapporti con Garibaldi — Garibaldi nella cattedrale di Palermo e giudice della