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[1282] del vespro siciliano. 221

già, come signor de’ mari, stendendosi Pietro più a dilungo, prende sull’Adriatico Geraci, chiamato da’ terrazzani. Quivi, serratosi nella rocca a’ movimenti primi de’ cittadini il presidio francese capitanato da un Guidone Alamanno, il re d’Aragona gli dava assalti ogni dì; e per fame e sete già riducealo, quando un sospetto d’umori nuovi in Sicilia, il fe’ precipitare al ritorno1.

In questo tempo la regina Costanza, chiamata da Pietro, fin quando pattuivasi il duello perchè restasse al governo in Sicilia, era venuta di Catalogna in Palermo co’ minori figliuoli suoi, Giacomo, Federigo, e Iolanda2; seco recando cortigiano o consigliero quel Giovanni di Procida, che sulle memorie degne di maggior fede or la prima volta appar venuto in Sicilia, nè più se ne facea menzione dopo quegli antichi disegni tra esso, Loria, ed il re3. Vedendo dunque la figlia di Manfredi, e i giovanetti principi di vago e nobil

  1. Saba Malaspina, cont., pag. 397.

    Bart. de Neocastro, cap. 55 e 61.
  2. * Bart. de Neocastro, cap. 62.
    • Anon. chron. sic., cap. 42.
    • Nic. Speciale, lib. 1, cap. 25.
    • D’Esclot, cap. 103, dice anche venuta la regina Costanza in aprile.
  3. Saba Malaspina, cont., pag. 397.

    Montaner, cap. 59 e 99, il quale portando questo fatto dopo il giorno del duello, scordò certo il tempo del viaggio della regina per Sicilia, ma rammentava bene tutte le minuzie personali, e dice venuti con essa Giovanni di Procida e Corrado Lanza. Il Montaner fa menzione al cap. 97 e al 99, al proposito di questa venuta della regina Costanza in Palermo, di due nostri notissimi monumenti nazionali; la cappella del real palagio di Palermo, che esiste ancora in tutta la sua bellezza, ed era, dice il Montaner, una delle più ricche cappelle del mondo; e la sala verde dello stesso palagio ove teneansi i parlamenti.
    Quivi, continua il Montaner, s’adunò un parlamento per la venuta della regina, ove Giovanni di Procida parlò per lei, e Matteo da Termini rispose a nome del parlamento: ma agli altri particolari non è da attendersi, scrivendo Montaner nel falsissimo supposto che ciò fosse stato dopo la partenza di Pietro, e dopo il duello.