Pagina:La lettera di G. Boccaccio al Priore di S. Apostolo.pdf/18

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disorrevoli e tremanti, scostumati, affannati, a guisa di fiere trangugiavano le vivande poste loro innanzi.» E’ chiaro che dopo vestiti non dee porsi la virgola. Forse prima di presso al ginocchio manca un fino.

Ivi. «Che dirò de’ vasi boglienti per porre i cibi, simili a quelli del grande Antioco re d’Asia e di Siria? Forse lo penserebbe un altro tirato da falsa fama: io non ti posso ingannare, chè ogni cosa avevi apparecchiato.» Se non erro, il passo dee punteggiarsi così: Che dirò de’ vasi boglienti per porre i cibi? Simili a quelli del grande Antioco, re d’Asia e di Siria, forse li penserebbe un altro tirato da falsa fama.

Pag. 11. «E se alcuno ve n’era di legno, nero e umido, e che sapeva e sudava del grasso di ieri, erano posti innanzi.» Emendisi, erane posto innanzi.

Ivi. «Il proposto della sala (come appresso a certi nobili per addietro vidi per consueto cibi apparecchiati quasi con la voce del banditore a denunziare l’anno precedente, acciocchè io non dica il mese e’l dì) ti mostrava l’ordine del seguente, il quale dal cuoco era osservato.» Scriverei in vece: Il proposto della sala (come appresso a certi nobili per addietro vidi per consueto i cibi apparecchiati quasi con la voce del banditore a denunziare) l’anno precedente, acciocchè io non dica il mese e’l dì, ti mostrava l’ordine del seguente, il quale dal cuoco era osservato.

Pag. 12. «Così o troie spregnate, o colombi vecchi che arsi o mezzi cotti a’ cenanti si apparecchiavano, perchè, secondo l’autorità del re Ruber-