Pagina:La madre (1920).djvu/164

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— Sono io che sono rimbambita.

Sì, le pareva di essere invecchiata di venti anni, in quella lunga giornata di emozioni: ogni ora le aveva dato un colpo alle reni, ogni minuto le aveva levigato l’anima come lo scalpello del tagliapietre levigava i massi aspri là dietro il ciglione. Tante cose le apparivano chiare, diverse dal giorno avanti; la figura di Agnese che la guardava fiera nascondendo entro di sè ogni sentimento, le balzava ogni tanto davanti.

— Anche lei è forte e saprà nascondere ogni cosa.

Lentamente coprì il fuoco, bene, che neppure una scintilla potesse sgorgare dalla cenere e attaccarsi a qualche oggetto vicino, poi andò a chiudere la porta, poichè sapeva ch’egli teneva sempre la chiave con sè; camminava forte, come per farsi sentire da lui sebbene lontano, e significargli col suo passo sicuro la sua sicurezza interna.

Eppure sentiva bene che questa sicurezza in fondo non era ferma; ma che