Pagina:La persuasione e la rettorica (1913).djvu/40

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morta la tua famiglia; – pensi ai tuoi ideali? vuoi far testamento? vuoi una lapide? ma domani sono morti, morti anch’essi; – tutti gli uomini muoiono con te – la tua morte è una cometa che non falla; ti rivolgi a dio? – non c’è dio, dio muore con te; il regno dei cieli crolla con te, domani sei morto, morto; domani è finito tutto; il tuo corpo, la tua famiglia, i tuoi amici, la tua patria, quello che fai, quello che ancora puoi fare, il bene, il male, il vero, il falso, le tue idee, la tua parte, iddio e il suo regno, il paradiso, l’inferno, tutto, tutto, domani è finito tutto – fra 24 ore è la morte.

Allora... allora... il dio d’ora non è piú quello di prima, non è piú quella la patria, quello il bene, quello il male, quelli gli amici, quella la famiglia. – Vuoi mangiare? no, non puoi mangiare, il sapore del cibo non è piú quello, il miele è amaro, acido il latte, la carne è nauseante; e poi l’odore, è l’odore che è nauseante: pute di cadavere; – vuoi una donna che ti conforti gli ultimi istanti? no, peggio: è carne morta; – vuoi godere il sole, l’aria, la luce, il cielo? – godere?! – il sole è un’arancia fradicia, la luce è spenta, l’aria irrespirabile, il cielo è una volta bassa che m’opprime... no, tutto è chiuso e buio ormai. – Ma il sole splende, l’aria è pura, tutto è come prima, eppur tu parli come un sepolto vivo che descriva la sua tomba. E la persuasione? non sei persuaso nemmeno della luce del sole, non puoi piú muovere un dito, non puoi piú tenerti in piedi. Il dio che ti teneva in piedi, che ti faceva