Pagina:La polizia di Londra.djvu/29

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Queste sono le cifre ufficiali, ma esse per verità risultano assai al disotto della realtà per ciò che il numero dei delinquenti che vengono a cadere fra gli artigli della giustizia, è relativamente assai scarso, sebbene l’operosa vigilanza della polizia sia tale che nel 1868, nel solo distretto metropolitano, furono presi non meno di 9799 individui per furto.

Se ponsi mente a questa forza numerica delle classi pericolose, in perpetua lotta contro la società, cui solo modo e mezzo di vivere è il rubare; che nella gente onesta che lavora non vede che individui i quali hanno delle tasche da vuotare, in ogni casa o magazzino altro non scorgono che luoghi da saccheggiare, se a queste cose si pon mente, non è tanto a meravigliarsi che sì grande sia il numero dei delitti contro la proprietà, quanto che, malgrado ciò, Londra conti fra le città più sicure.

Della qual cosa si ha facilmente la ragione se si riflette che il brigantaggio non ha in sè alcuna forza o principio di unione. Se quei 30 mila individui, posti fuori della legge, avessero la forza che dà l’associazione, la società sarebbe in loro balìa. Ma, malgrado il proverbio, non c’è punto di onore tra i ladri, sentono di non potersi fidare gli uni degli altri, e generalmente non esitano a tradirsi vicendevolmente. Essi vivono in continuo timore, e una mano che d’improvviso si posi sulla spalla di un birbo, lo paralizza, fosse anche il più audace.

Questa stessa causa della debolezza delle classi pericolose, forma, in senso inverso, la forza di quelle ordinate per la difesa della società. 2

Il bastone di un policeman è per sè stesso ben poca cosa, ma a costa di quel bastone stanno le forze combinate del Governo e della legge.

Con quella sola arme il constabile non esita ad affrontare un attruppamento ed a sfidare qualsiasi pericolo.

La canaglia arretra e si disperde dinanzi al bastone dell’ufficiale di polizia, perchè sente in esso la forza morale e fisica della nazione rappresentata dalla legge, di cui quel bastone è il simbolo. Egli è pertanto in quella debolezza derivante dal difetto di coesione nelle classi pericolose, da una parte, e nel sentimento della forza e dell’organamento