Pagina:La riforma dell'Alcorano.djvu/25

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tì, nè mori, e che necessario sia privarsi del vino; già da Epicuro che la somma felicità dell’uomo consista nella amenità dei giardini, nel commercio carnale, e negli altri piaceri corporali: fategli pure rilevare le ridicole favole inseritevi, come le salite frequenti de’ Demonj al Paradiso per spiare le segrete disposizioni di Dio, e recarle ai di lui nemici, ma che abbia Iddio creata la Stella, il Lucifero per prevalersi contro di essi; come pure che avendo Iddio frante le punte dei corni della Luna, egli le ricevette dentro le sue maniche; fategli finalmente osservare il Trattato di alleanza, e di amore fraterno fatto coi Cristiani in Medina nell’anno 4. dell’Egira sottoscritto dal suo Segretario, e Guerriero Moavia ben abi Sofian, e che poi si dichiarò