Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/232

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annotazioni. 199

tri, e Plutarco ci narra che ai calunniatori di Socrate, in esecrazione di tutti, si negava di dar fuoco, di esser compagno ne’ bagni, e perfino di rispondere. Ma l’autore del viaggio d’Anacarsi queste cose non crede conciliabili col silenzio dei discepoli di Socrate. „Basta, dice Visconti, il nome dell’artefice — che fece la statua — a provare che il pentimento degli Ateniesi fu più tardo di quanto molti hanno creduto.“

Nato nel quarto anno della settantesima settima olimpiade ecc. — A mezzo maggio circa dell’anno 470 innanzi l’e. v., secondo il calcolo di Meiners. — Altri avanza o ritarda quest’epoca. — Osserva Barthelemy che assegnandosi la nascita di Socrate al detto anno, quarant’anni cioè dopo la morte di Pericle, quand’e’ si dedicò alla filosofia, Aspasia doveva essere pressochè ottuagenaria, i Supposti amori di questa donna col giovine filosofo farebbero parere meno strani que’ dell’Abbatino Gérodin colla Ninon, ottuagenaria al pari della Greca. — Platone, nel Menesseno, dice soltanto, che Socrate apprese da Aspasia l’arte oratoria. — La morte di Socrate è stabilita dai marmi d’Arundel. Però la si fa ondeggiare dai cronologi tra il quarto anno della 94.ª (400) e il i.º dalla 95.ª olimpiade (399 avanti l’era volgare).

XXIV. Un mago venuto di Siria. — Il fisionomista Zopiro disse che l’arte gli facea vedere in Socrate un donnajolo, un balordo, superbo e invidioso. Alcibiade ne rise, ma il buon Socrate confessò le inclinazioui che avea saputo vincere.

XXV. Quelli che gli successero detti Soctatici. — „Non bisogna intendere per essi un cerchio determinato di aderenti, che professano, col nome di scuola, le dottrine del maestro. Socrate non ebbe dottrine e non volle esser chiamato maestro. Scuole di filosofia, propriamente dette, non si formarono che dopo di lui, e puossi asseverare, che