Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/309

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274 annotazioni

guenza sempre qualche idea di generalità, non più nella forma interna del pensiero, ma nella forma dell’oggetto. L’ἰδέα è la forma ideale di ciascuna cosa; per essa anche la natura è ideale, intellettuale, e possiede la propria bellezza. Certo, la generalità propria dell’ἰδέα è molto al di sotto di quella dell’[testo greco], siccome le leggi della natura sono infinitamente meno generali di quelle dello spirito. Tale è il senso di questi vocaboli. Bisogna però convenire che [testo greco] e ἰδέα, si scambiano frequentemente, e non è rado trovare ἰδέα per [testo greco], come qualche volta si è trovato [testo greco] per una specie e non per un genere. — Cousin.

Le idee di Platone sussistono sotto nomi differenti nella moderna filosofia. Sono le verità eterne di Leibnitz. Sono in Kant lo schematismo che richiama l’ἰδέα, le categorie l’[testo greco], le idee della ragione pura l’[testo greco]. Sono le verità assolute, di cui Cousin pubblicava una teoria completa. Sono finalmente, in un grado inferiore, le leggi della costituzione della natura umana, i principj del senso comune della filosofia scozzese. — Sono le facoltà inerenti agli organi di Gall....?

E da prima riconta la rassomiglianza e il cibo ec. — „Meminerunt antem similitudinis et pabuli cujusmodi illis est optime callentes: quod sit animalibus omnibus insita similitudinis intelligentia. Ambrogio. — Nunc vero et similitudinem et alimentum sibi proprium recordantur, hoc ipso indicantia similitudinis contemplationem omnibus insitam esse animantibus. Aldobrandino. — Meminit autem similitudinis et pabuli cujusmodi illis esse soleat, ostendens quod sit animalibus omnibus insita similitudinis intelligentia.“ — En. Stefano.

XIV. Tre volte navigò in Sicilia. — Questi viaggi di Platone non hanno fondamento che in alcune delle epistole apocrife, le quali per altro potrebbero ricordare fatti autentici.