Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/271

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252 annotazioni

della natura, e formano ciò che costituisce i fenomeni particolari del mondo. — La separazione degli elementi, uniti in origine e immobili nel seno dello sfero, s’operò da principio per l’odio. — Talvolta l’odio unì, l’amore separò; poichè entrambi uniscono e separano. — L’odio decompone la mescolanza degli elementi, e mescola il fuoco col fuoco, l’aria coll’aria, ogni elemento coll’elemento simile, mentre l’amore agisce ne’ contrarj ec. — Per ispiegare i fenomeni egli non parte dalla dominazione dell’amore, ma forma le singule cose per mezzo di uno stato in cui l’odio le muove, e le ha isolate separando un elemento da un altro, quantunque lo stato primitivo fosse al tutto diverso. Consegnenza del suo carattere sacerdotale, che cercava ricondurre al bene il mal presente con pratiche morali. Le prime formazioni furono mescolanze elementari, sole, aria, mare, terra, da cui nacquero gli enti organizzati ec. Pare ch’ei concepisse una evoluzione di sistema mondiale, dipendente dal perfezionamento dell’organizzazione, in principio imperfettissima, come ne’ vegetabili, formali i primi, per l’azione solare e per gli altri elementi, anche innanzi che il giorno e la notte si separassero, e che i raggi del sole fossero sparsi intorno la terra. — Dalla mescolanza umida della terra fa da principio sortire, per l’azione del fuoco, la forma avviluppala ([testo greco]). Questi tipi non sembrano essere che i germi dei membri isolati; poichè l’amore forma prima ad uno ad uno i membri degli animali, ed essi si uniscono senza formare un tutto, impediti dall’odio di combinarsi a tale scopo. Ma l’amore trionfa, e li raccoglie e ne forma un tutto armonico, per quattro gradi di sviluppamento: prima produzione dei membri isolati; poi la loro unione disordinata, origine dei mostri; in seguito l’unione naturale; finalmente la propagazione degli animali nelle singule specie. Ora non essendo che quattro