Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/299

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zenone eleate 277

atta a nutrire uomini dabbene, amò di preferenza ai vanti degli Ateniesi, per lo più non recandosi presso di loro, ma abitando in essa.

VII. Usò primo nelle dispute l’argomento detto l’Achille (sebbene Favorino dica ciò di Parmenide) e molti altri.

VIII. Credette che vi fossero mondi, e non vuoto,Che la natura di tutte le cose venisse prodotta dal caldo e dal freddo, dal secco e dall’umido mutantisi a vicenda. — Che la generazione degli uomini derivasse dalla terra, e l’anima fosse una mescolanza dei prefati senza prevalenza di alcuno.

IX. Narrano che sentendo di essere biasimato, se ne impazientò, e che taluno condannandolo disse: Se comporto le contumelie, neppure mi accorgerò d’esser lodato.

X. Che vi fossero otto Zenoni già è detto nella vita del cizieo. — Il nostro fiorì nella settantesima nona Olimpiade.