Vai al contenuto

Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/323

Da Wikisource.

pirrone. 301

è. Democrito esclude le qualità delle cose dicendo: Legge il freddo; legge il caldo; verità atomi e vuoto. E di nuovo: Vero non conosciamo; poichè la verità sta nel profondo. E Platone lascia la verità agli dei e ai figli degli dei, il probabile cerca col discorso. Ed Euripide dice:

   Chi conobbe se il vivere è morire,
   S’è morir ciò che l’uom vivere appella?


Ed anche Empedocle così:

   Ciò comprendere gli uomini non ponno
   Coll’occhio, coll’udito o colla mente.


E prima:

   Ciò sol credendo in che ciascuno a caso
   S’abbatte.


Ed Eraclito ancora: Non facciamo temerariamente congettura intorno alle cose grandi. Quindi Ippocrate in maniera incerta e umanamente si spiega; e prima Omero:

   De’ mortali volubile la lingua,
   I discorsi frequenti.


e

   Largo il campo del dire e quinci e quindi.