Pagina:Lando - Paradossi, (1544).djvu/26

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altra, disse Appolonio, salvo ch'egli viva, dilche fortemente maravigliandosi, soggiunse, non dubitare signor mio, ch'amore (s'egli persevera in cosi folle pensiero) non gli faccia sentir accerbissimi martiri, sarà come una nave da contrari venti combattuta, volara il meschino al fuoco et a propri danni, come semplice farfalla, ardera et sara in giaccio, vorra et non vorra in un tratto, et ugualmente havera in odio et morte et vita, ne certo si sbagliava punto, conciosia che amore fusse quello che trasse dal senno il saggio Salomone et lo fece prevaricare la santa legge, indusse anchora Aristone Effesino figliuolo di Demostrato a giacersi con un'asina et generarne una figliuola che fu poi per nome detta Onofeli? questo anchora persuase à Tullio Stello l'innamorarsi d'una cavalla et da quella generarne una bellissima figlia, la qual chiamossi Epona, il medefimo sospinse Cratis pastor Sibaritano ad accendersi d'una capra, mosse Fedra et Gidica moglie di Cominio all'amor de figliastri, Bibli ad amare il fratello, Pasife à congiungersi col toro, et altri infiniti inconnenienti causò l'amore per cagione del quale desideriamo noi danari, stolti, stolti, che siamo, non sono ne anche da cercare le richezze per possedere delettevoli giardini da chiarissime fontane et giocondissimi alberi circondati, percioche tai luoghi ci fanno spesso marcire nell'otio e nelle lascivie, tirandoci al peccare per segre