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Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/128

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piiPÒ colon) che si lasciano vincere a piccole concupiscenze

per debolezza dell’intelletto ’, sono simili a coloro che si inebriano di poco vino per debilità di celebro.

U nomo continente che ha intelletto, sì si ferma e persevera nella ragione vera, e nella elezione sana, e non si parte del moderamento diritto. Mutare l’usanza è più leggiera cosa che mutare natura; forte cosa è però mutare usanza, perchè V usanza è simile alla natura.

Sono uomini, alli quali pare che nulla dilettazione sia buona, né per sé, né per altrui ^: e sono altri, alli quali pare che alcune dilettazioni sieno buone, ed alcune rie: e tali sono a cui pare che tutte dilettazioni sien buone.

La dilettazione detta senza rispetto non è buona, però eh’ è di sensuali tade eh’ è comune alle bestie, ^ e dunque non è ella simigliante alle

1) Corretto diletto, in debolezza d’intelletto, che ha riscontro con debilità di celebro. Il t: foibletè de iìitellect: e C07icupiscenza, in piccole concupiscenze, col t, e coi mss. Marciano A. Zanotti, e Vis.

2) Il t: iìe par eus, ne par accident. Due codici legg-ono: ne por soi, ne por autruis.

3) Agg-iunto: eh’ è comune alle bestie, col t: qui est commune os bestes. La lacuna è pure nel ms. Vis.